Seminario intensivo 'Le qualita' d'energia dell'attore: i princiipi della danza afro-brasiliana degli Orixa'' Marzo-Aprile 2012


Seminario preparatorio al prossimo incontro di Maggio con il maestro Augusto Omolù, attore-danzatore dell'Odin Teatret. Il seminario è aperto a tutti, anche se il numero dei partecipanti è limitato.

Il seminario si concentra sui ritmi del rituale del Candomblé e indaga, attraverso essi, le possibilità energetiche del corpo. I movimenti derivano dalle codificazioni trasmesse da Augusto Omolù, attore-danzatore brasiliano all’Odin Teatret dal 2001, e sono il risultato della ricerca di Omolù focalizzata sull’allenamento dell’attore-danzatore, nell’’ambito dell’Antropologia Teatrale. Dunque non si tratta di scimmiottare un rituale o i suoi aspetti folcloristici, bensì, attraverso gli insegnamenti trasmessi dal Maestro, di comunicare gli elementi base di questa danza adatti a rintracciare qualità di energia universali, presenti in natura e, quindi, in ognuno. Un lavoro ‘da dentro per fuori’, che mira alla forza interiore del movimento, non solo alla sua estetica: ad un movimento vivo.

condotto da Mara Calcagni e Raffaele Schettino

presso Cine Teatro Volturno Occupato

via Volturno 37, Roma

Sabato: 14-18; Domenica 11-17.30 (con pausa pranzo)

Costo 40 euro pranzo di domenica incluso

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per info e prenotazioni: 3939589336 oppure claudiovox@email.it


La pratica della danza degli Orixà (danza rituale di origine africana, giunta in Brasile durante la deportazione) può arricchire l'allenamento dell'attore. Infatti essa, indagando le differenti qualità d’energia che ogni Orixà (divinità ancestrale del rituale del Candomblé) rivela durante la trance del filho de santo, permette di conoscere a fondo la natura del sé attore. L’energia forte di Ogum, il guerriero, l’energia dolce di Oxum, la giovane vanitosa, l’energia scaltra di Oxossi, il cacciatore. E’ un lavoro sugli archetipi che permette di immergersi nelle proprie potenzialità energetiche naturali attraverso l’uso di simboli concreti ancestralmente codificati, individuandone ed esplorandone nella sostanza le singolarità, per fornire una diversa strumentazione di lavoro e conoscenza di se stessi. Il seminario si concentra sui ritmi del rituale del Candomblé e indaga, attraverso essi, le possibilità energetiche del corpo. I movimenti derivano dalle codificazioni trasmesse da Augusto Omolù, attore-danzatore brasiliano all’Odin Teatret dal 2001, e sono il risultato della ricerca di Omolù focalizzata sull’allenamento dell’attore-danzatore, nell’’ambito dell’Antropologia Teatrale. Dunque non si tratta di scimmiottare un rituale o i suoi aspetti folcloristici, bensì, attraverso gli insegnamenti trasmessi dal Maestro, di comunicare gli elementi base di questa danza adatti a rintracciare qualità di energia universali, presenti in natura e, quindi, in ognuno. Un lavoro ‘da dentro per fuori’, che mira alla forza interiore del movimento, non solo alla sua estetica: ad un movimento vivo. 

Mara Calcagni e Raffaele Schettino seguono il Maestro Augusto Omolù dal 2003, in svariate occasioni fra Italia, Danimarca e Brasile. Con l’ass. Groucho Teatro organizzano seminari del Maestro. In particolare Raffaele Schettino ha frequentato il postdottorato in arte scenica presso l'Università Federale di Bahia (Brasile) con tesi pratico-teorica ‘Il training dell’attore e le qualità d’energia: l’uso dei princìpi delle danze Orixà in Prometeo in Blues’, riassunta nella dimostrazione di lavoro ‘Il fiume che scorre’. 

Mara Calcagni è attrice e regista di Groucho Teatro. Si forma con i maestri dell'Odin Teatret, con il Lume, uno dei più importanti gruppi di teatro brasiliano, Cezar Brie del Teatro de Los Andes, Naira Gonzalez del Centro Teatrale Umbro, James Slowiak e Jairo Cuesta del New Lab Performance, Mamadou Dioume.  Dal 2010 fa parte del Magdalena Project, rete internazionale di donne che lavorano nel teatro.  Dal 2008 è parte del Coro di Estetica dei Modi Contadini e Inni e Canti di Lotta diretti da Giovanna Marini. Dal 2008 tiene laboratori e seminari in Italia, in America Latina e in Europa.

Raffaele Schettino frequenta il postdottorato in arte scenica presso l'Università Federale di Bahia (Brasile). Si forma in vari seminari e stage con l'Odin Teatret (in particolare con Augusto Omolù approfondendo la danza degli Orixà), Mamadou Dioume (percorso Joyselle (2009) e La Tempesta (2009), Jean-Paul Denizon (sulle ‘Tre Sorelle', 2010), Naira Gonzalez, Cesar Brie e Teatro de Los Andes (Yotala, Bolivia, 2005), Teatro Potlach, Blue Theatre, Lume Teatro. Tecnico in 2 turnè dell'Odin Teatret per il ‘Libro di Ester' (2006). Partecipa a due sessioni replica patek philippe dell'Università del Teatro Eurasiano (Scilla, 2004, Ravenna 2006), a quella di Linea Trasversale (Nova lima, Brazil, 2007), ai Laboratori interculturali al Teatro Potlach (Fara Sabina, 2008, 2009), alla sessione ISTA al Grotowski Center (Wroclaw, Polonia, 2006), al progetto su Checov presso il Grotowski Institute diretto da Anatoli Vasiliev (2011). Fonda l'ass. Groucho Teatro (2006) di cui è attore e condirettore artistico. Fa parte del coro polifonico del corso dei Modi contadini e inni di lotta presso la scuola popolare di musica di Testaccio, guidato da Giovanna Marini (con cui partecipa a vari concerti in Italia e all'estero). Spettacoli: Nel nome del Padre (Teatro Internato-musicista e aiuto regia), Donne e resistenza (Teatro dei Venti-attore), Prometeo in Blues (Groucho Teatro-attore), Cercando Axè (Groucho Teatro-attore e regista), Parata Amletos (Groucho Teatro-attore), Brecht a Babilonia (Groucho Teatro-attore e co-regia), Gli Zii di Hendrix (Groucho Teatro-attore-narratore e musicista). Dal 2008 tiene laboratori e seminari in Italia, in America Latina e in Europa.